1993 I Musica sotto le Stelle

“Musica sotto le Stelle” fu la rassegna estiva musicale già operativa agli inizi degli anni ‘90. Ogni settimana da luglio ad agosto intrattenimenti sonori allietavano le fresche serate del poggio volterrano.

Gli organizzatori erano molteplici e associazioni varie intervenivano nella collaborazione a seconda del luogo in cui si tenevano gli spettacoli – Arci Malaonda, per esempio, operava in Piazzetta San Michele, Iniziativa Nova in Piazzetta San Michele e Via Gramsci, ACLI San Francesco nella zona di San Francesco e Via San Lino, e così via.

Tra le associazioni volterrane serbatoio di talenti a vario livello, spiccava l’Associazione culturale Gruppo Progetto Città. Progetto Città, era diventato il rifugio per tanti artisti dilettanti del poggio, raccogliendo gran parte delle forze artistiche della città. Nata e voluta da un gruppo di giovani volterrani, accomunati da un forte legame con la propria città, Progetto Città si manifestò subito come un nuovo motore propulsore. Le associazioni già esistenti e presenti a Volterra stavano subendo un cambio generazionale; mancava un riferimento culturale e Progetto Città dette il via al nuovo risveglio, riportando all’attenzione del popolo volterrano spettacoli e iniziative, oramai dimenticate. Veglioni e feste danzanti, concerti di musica classica, lirica, Jazz, sono stati, poi, fatti propri da associazioni specifiche, come «Primavera Musicale» o «Volterra Jazz» che hanno continuato individualmente sulla strada tracciata da Progetto Città.

“Jazz no stop, un soggiorno in Piazza” fu forse uno degli ultimi eventi Jazz di Progetto Città prima che Volterra Jazz ne prendesse il testimone; la scritta bianca dell’evento campeggiava sulle locandine porpora sparse in tutta la città la città e nel circondario. Il 29 luglio del 1992 in una Piazza dei Priori arredata con tavoli a lume di candela suonarono la Red Hot Big Band, composto da Franco Batone (voce), Marco Duchera (chitarra), Giuliano Giulianetti (basso), Alessandro Riccucci (sax) e Paolo Baglioni (batterie). Dopo seguirono il Quartetto di fama internazionale “Fortuna” con Bruno Tommaso (contrabbasso), Massimo Nardi (chitarra a 8 corde), Eugenio Colombo (sax), Ettore Fioravanti (batterie); Special Guest l’arcinoto trombettista Paolo Fresu.

L’anno successivo la rassegna “Musica sotto le Stelle” fu in toto sotto la cura artistica di Volterra Jazz, che cercò al meglio delle possibilità di offrire un calendario ricco di emozionanti ed interessanti concerti.

Nel 1993 organizzarono anche la Volterra Jazz Experience: di fatto il precursore dell’attuale Festival Volterra Jazz, che in verità, fino agli inizi degli anni 2000 non avrà minimamente in pancia questo nome più altisonante.

Volterra Jazz Experience, idea embrionale, nel 1994 prese corpo come Rassegna della Musica Jazz. La rassegna risultava ancora nella parentesi della “Musica sotto le Stelle”, ma ci rimarrà solo fino alle terza edizione.

Dalla quarta edizione, ovvero dal 1996, il progetto “Musica sotto le Stelle” ritornerà a svilupparsi senza il contributo di Volterra Jazz, il quale si occuperà esclusivamente alla Rassegna di Musica Jazz.

Dal 1997 la rassegna perderà la nomenclatura abituale preceduto dal numero ordinale e acquisirà come titolo Volterra Jazz seguito dall’anno in corso, talvolta scritto per intero, talvolta abbreviato mostrando solo le due ultime unità finali. Da quell’anno si cominciò a parlare di Festival.