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In foto: Cantini – Tavolazzi – Stracciati

Il Festival Volterra Jazz ritornò caparbiamente nella bellissima Piazza dei Priori, dove è nato e vissuto per moltissimi anni, ben consapevole dell’importanza di questa scelta. “Jazz on the Square” non poteva quindi che essere il sottotitolo dell’edizione 2020.

Nonostante le restrizioni dettate per contenere l’emergenza del Coronavirus, il jazz italiano non era fermato; per valorizzare l’intraprendenza dei promoter jazz italiani, JAZZIT censì tutti gli eventi promossi su scala nazionale tra giugno e settembre, inaugurando la realizzazione dell’inchiesta ’L’estate del jazz ai tempi del Coronavirus’.

La possibilità di organizzare il festival anche in questo difficilissimo 2020 si era prospettata solo nel mese di giugno, a due mesi dall’evento, quando la cosiddetta Fase 2 pandemica aveva permesso un allentamento delle misure emergenziali. Pur avendo pochissimo tempo a disposizione, la macchina organizzativa si mise subito in moto.

Il festival fu possibile grazie alla collaborazione tempestiva con il Comune di Volterra, il Consorzio Turistico, che ha fornito le attrezzature necessarie per l’accoglienza in sicurezza, la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, diverse associazioni amiche, che hanno messo a disposizione i propri volontari per il controllo delle misure anti Covid nell’area del festival, e alcuni importanti sponsor.

La solidarietà: questa edizione mise in evidenza quanto un’associazione culturale come quella di Volterra Jazz non possa fare a meno della collaborazione. Ad esempio l’orchestra, protagonista del secondo appuntamento della rassegna, aveva potuto effettuare le prove necessarie per il concerto, in tutta sicurezza, nel Teatro Persio Flacco della città, messo a disposizione dall’Associazione Accademia dei Riuniti; il Consorzio Turistico aveva sostenuto con la propria organizzazione la gestione logistica dell’evento; la Croce Rossa si occupò dell’aspetto relativo alla sicurezza, controllando che non si formassero assembramenti e che il pubblico potesse raggiungere il proprio posto senza particolari criticità.

Il poco tempo a disposizione aveva determinato una significativa contrazione degli eventi in programma, però il direttore artistico Giulio Stracciati riuscì a ottenere la partecipazione di diversi musicisti “amici”, che si resero immediatamente disponibili, nonostante la loro caratura internazionale.

La rassegna jazz si espresse in due soli concerti. Due eventi, due modi di fare jazz; uno introverso, volto all’ascolto del particolare, all’essenza contrappuntistica, che ha visto il Trio Cantini-Tavolazzi-Stracciati mettere in campo una modalità adottata dai musicisti degli anni ’50 per contrapporsi al mondo delle big band che all’epoca erano le formazioni predominanti del jazz; l’altro travolgente, coinvolgente, estroverso, volto al gioco di squadra, come il jazz messo in campo dall’Etruria Jazz Orchestra.

Venerdì sera dunque furono protagonisti Stefano “Cocco” Cantini (al sax), Ares Tavolazzi (al contrabbasso) e Giulio Stracciati (alla chitarra), veri e propri decani del nostro jazz. Di loro ormai conosciamo bene la bravura e la professionalità, acclamati in tutto il mondo per il loro jazz. Tutti e tre si erano già esibiti nelle passate edizioni del Festival, ma fu la prima volta questa che suonavano insieme. Il concerto fu un omaggio al grande jazz in cui si alternarono musiche originali e standard jazz rivisti e modulati dalla sapiente esperienza del trio. Con la formazione in trio, mancante addirittura della parte percussiva, veniva esaltata la modalità contrappuntistica della musica jazz. L’ascoltatore doveva essere quindi molto bravo ed attento a carpire il dialogo improvvisato dei tre strumenti perchè a tutti gli effetti fu l’esaltazione dell’essenza della musica jazz.

Il secondo e ultimo appuntamento invece puntò le luci sull’Etruria Jazz Orchestra. I 15 elementi dell’orchestra diretti dal Maestro Mirco Mariottini, si ritornano sulla scena del festival per la terza volta. La Piazza dei Priori fu senza dubbio un bellissimo palco per avvolgere la città di Volterra con la musica jazz. La potenza musicale infatti non passò inosservata e si contrappose in questa serata, come in un momento di sfida, alla visione quasi cameristica del jazz dell’evento inaugurale.

2020

14 agosto
Piazza dei Priori, ore 21.30
Cantini – Tavolazzi – Stracciati
con Stefano “Cocco” Cantini
Ares Tavolazzi
Giulio Stracciati

22 agosto
Piazza dei Priori, ore 21.30
Etruria Jazz Orchestra
con Aldo Martolini
Stefano Ghelli
Emanuele Basta
Lorenzo Bigazzi
Federico Maggi
Cosimo Gentili
Giovanni Andreoli
Moreno Botti
Manuel Signorini
Paolo Gabellieri
Nicola Corsinovi
Leonardo Barbafiera
Giacomo Innocenti
Leonardo Radicchi
Chiara Bruschi
M° Mirco Mariottini


Con il patrocinio di
Comune di Volterra

In collaborazione con
Festival Internazionale Teatro Romano Volterra
Teatro Persio Flacco

Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra
Altair Chimica Spa
Unicoop – Sezione soci di Volterra
Consorzio Turistico Volterra Valdicecina
Comitato Volterra Capitale della Cultura Italiana 2022
Gian – Gruppo Fotografico Volterra

Con il contributo della
Cassa di Risparmio di Volterra

Organizzazione
Associazione Volterra Jazz

Direzione Artistica
Giulio Stracciati

In foto: Etruria Jazz Orchestra

Il manifesto e il programma cartaceo.
grafica di Marco Loretelli

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