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In foto: Glenn Ferris Italian Quintet

Festival dei Festival

Festival dei Festival fu il progetto che, grazie al Bando della Cultura promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, mise in rete, da giugno a settembre una serie di attività in collaborazione con i Comuni di Volterra, Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C. a cui fecero capo l’Associazione Volterra Jazz con il XXIV Festival Volterra Jazz – Edizione 2017, il Gruppo Culturale Associato Progetto Città, con il XV Festival del Teatro Romano, La Filarmonica di Pomarance, con i Festeggiamenti del 170° dalla nascita e la Proloco di Pomarance con il Palio di Pomarance.

A sua volta il Festival dei Festival era inserito in un più ampio raggruppamento che ha il nome di SpostaMenti, a cui fanno capo anche le Associazioni Artinbanco, Microstoria, Scuola di Musica Bacchelli, rappresentate da Armunia, in collaborazione con i Comuni di Rosignano M.mo, Castagneto Carducci, Bibbona e Cecina e Officina Rolandi, Le Amiche di Mafalda, il Chiassino, il Piccolo Teatro Montecatinese, rappresentate da Officine Papage in collaborazione con il Comune di Pomarance, di Castelnuovo V.C e Montecatini V.C.

Le iniziative, in una sorta di grande festa condivisa, attraversavano territori e luoghi della Val di Cecina in modo inusuale, con “site specific”, realizzati anche in spazi poco noti, in piccole piazze dimenticate, in chiese minori, con percorsi trekking ed in siti archeologici, per unire la bellezza della natura ad esperienze artistiche e spettacolari, quali il teatro, la danza, la musica, esposizioni, incontri letterari e filosofici.

Molte le prime nazionali ed internazionali con una puntuale attenzione nei confronti di artisti tra i più rappresentativi della scena e della letteratura contemporanee che affrontarono tematiche e riflessioni di grande attualità.
L’obiettivo fu quello di attirare l’interesse turistico in questa parte di Toscana grazie ad una proposta culturale multidisciplinare, coordinata e condivisa, un calendario composto da moltissimi eventi per far incontrare persone, cibo e tradizioni.

Un’offerta culturale che da un lato volle inserirsi nella ricerca che il turismo più colto fa, prima di mettersi in viaggio, dall’altro vuole favorire la mobilità delle persone lungo il territorio della Bassa e Alta Val di Cecina alla scoperta di eventi unici e irripetibili.

Volterra Jazz aderi dal 2017 al 2019.

Un quarto di secolo basta per comprendere l’arte del Jazz? E’ quello che si chiese l’Associazione Volterra Jazz per il venticinquesimo anno del suo Festival Jazz. Come può essere definita l’arte del Jazz? Si cade in errore se si prova a definirla come l’arte dell’improvvisare? Improvvisare per un musicista jazz significa comporre ed interpretare la propria musica contemporaneamente; è un qualcosa che accade in un istante e l’esito di questo processo non produce mai due risultati identici. Il clichè però è sempre in agguato ed accade quando il musicista si rifugia in virtuosismi fini a se stessi, formule reiterate e che non esprimono alcuna poetica. Una breve prefazione di Guido Mazzon fatta in occasione della pubblicazione, nel 1978, del libro Guida alla Musica Jazz di Antonio Orlandi, riesce a definire l’essenza del jazz: “il jazz è una musica nuda che si muove tra il gioco e la scienza. Come scienza è ingenua e come gioco, difficile. Il jazz è ambiguo perchè sottointende ciò che l’altra musica evidenzia, ha vita breve perchè è irripetibile, è irriverente perchè non si prende sul serio, è incompiuto per sua stessa natura, è viscerale perchè immediato. L’improvvisazione è lo stimolo e anche il limite del jazz; la fantasia non è codificabile, per cui l’improvvisazione non è né “bella” né “brutta” e non ha bisogno di critici. Il jazz è la musica dell’ “hic et nunc” e basta. Se il jazz non piace, la scelta è ampia: musica lirica, sinfonica, leggera, folk, pop, rock, da ballo, etnica, soul…” Potremmo far parlare critici musicali, musicisti, scrittori, ma l’associazione la musica jazz è ciò che con l’Associazione Volterra Jazz i suoi Soci hanno voluto nel tempo rappresentare, non perchè sia stata una cosa che si doveva fare, ma perchè è stata una cosa che ci è piaciuto fare.

Il concerto di apertura del venticinquesimo Festival Volterra Jazz fu consegnato alla Maryel Acoustic Trio. Maria Laura Bigliazzi, cantante jazz innamorata delle sonorità latine, con una sensibilità artistica aperta a qualunque contaminazione possa definirsi etnica si presentò al pubblico attraverso un viaggio musicale alla ricerca di un sound personale, raffinato e dai forti sapori latini. Il repertorio della Maryel Acoustic Trio mescolava così brani della tradizione latinoamericana, mettendo in luce autori talvolta trascurati quali, Guinga, Djavan, Veloso, Jobim, insieme a composizioni originali.

Il concerto di punta dei festeggiamenti dedicati ai venticinque anni di festival fu senza dubbio quello della Glenn Ferris Italian Quintet, il gruppo nato da un’idea di Giulio Stracciati e Mirco Mariottini in occasione del Festival Volterra Jazz – Edizione 2015. I maestri del Cepem Giulio Stracciati, Mirco Mariottini, Franco Fabbrini e Paolo Corsi per l’occasione suonarono come supporto artistico al grande musicista Glenn Ferris, tra le maggiori figure della scena jazzistica contemporanea, collaboratore di Frank Zappa, Steve Wonder, James Taylor e Duran Duran. Da quel bellissimo concerto di tre anni fa nacque così il Glenn Ferris Italian Quintet, un sodalizio poi consolidato con la produzione dell’album dal titolo Animal Love.

Per il terzo appuntamento il direttore artistico Giulio Stracciati tornò sul palco della rassegna per onorare la presenza di un grande artista, anche lui chitarrista: Roberto Cecchetto. Non poteva mancare al Festival Volterra Jazz un omaggio alla chitarra jazz. Dalla sua apparizione negli anni ’30 in sostituzione del banjo, la chitarra oggi è diventata uno degli strumenti essenziali della musica jazz al pari di altri come il pianoforte, il sassofono o il clarinetto.

L’Etruria Jazz Orchestra fu il risultato di uno dei tanti progetti nati dalla fervida immaginazione dell’Associazione Volterra Jazz e della sua scuola di perfezionamento musicale CEPEM. Dopo il debutto nel 2016, la jazz orchestra diretta dal M° Mirco Mariottini ritornò sul palco del Festival Volterra Jazz per l’ultimo evento della kermesse. A distanza di due anni, si propose al suo pubblico con un repertorio rinnovato e più ricco rispetto al passato con arrangiamenti inediti eseguiti dal M° Mirco Mariottini. Il concerto venne preceduto dall’esibizione del Quartiere Tamburi, il gruppo ideato e diretto da Marzio Del Testa (con Iago Bruchi, Riccardo Chiti, Andrea Taddeus Punzo de Felice, Lucio Passeroni). Una big drum che seppe sprigionare volume, fisicità e aggressività sempre sul filo del rasoio.

2018

26 luglio
Riparbella
Cantina La Regola, ore 21,30
Maryel Acoustic Trio
con Maria Laura Bigliazzi
Roberto Nannetti
Franco Fabbrini

31 luglio
Teatro Romano, ore 21,30
Glenn Ferris Italian Quintet
con Glenn Ferris
Mirco Mariottini
Giulio Stracciati
Franco Fabbrini
Paolo Corsi

Apertura Concerto
Jazz Portrait
con Lorenzo Simoni
Matteo Miles Vanacore
Riccardo Boldrini
Lorenzo Bavoni

1 agosto
Piazzetta dei Fornelli, ore 21,30
Strings
con Roberto Cecchetto
Giulio Stracciati

7 agosto
Bar Priori, Piazza dei Priori, ore 18,30
Presentazione del libro
“Musica Sotto le Stelle –
25 Anni del Festival Volterra Jazz”
presentazione di Alessandro Agostinelli

Piazza San Giovanni, ore 21,30
Etruria Jazz Orchestra & Quartiere Tamburi
Orchestra diretta dal M° Mirco Mariottini

Apertura Concerto
Quartiere Tamburi
con Marzio del Testo
Iago Bruchi
Riccardo Chiti
Andrea Taddeus Punzo De Felice
Lucio Passeroni


Con il patrocinio di
Comune di Volterra
Comune di Pomarance
Comune di Montecatini Val di Cecina
Comune di Castelnuovo Val di Cecina
Comune di Monteverdi Marittimo

In collaborazione con
Cassa di Risparmio di Volterra S.p.a.
Consorzio Turistico Volterra Valdicecina
Pro Volterra
Gian – Gruppo Fotografico Volterra
Altair Chimica Spa
VolaTerra
Fornelli – Osteria con Vista
Festival del Teatro Romano Volterra
Spostamenti

Con il contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra

Organizzazione
Associazione Volterra Jazz

Direzione Artistica
Giulio Stracciati

In foto: Maryel Acoustic Trio

Il manifesto e il programma cartaceo.
grafica di Massimo Gentili

Musica sotto le Stelle
25 anni di Festival Volterra Jazz

Per l’Associazione Volterra Jazz ricorreva il 25° anno dell’istituzione del Festival Volterra Jazz, un evento che fu ritenuto giusto celebrare con la pubblicazione di questo libro a testimonianza di un importante e faticoso lavoro, un atto compiuto, doveroso ed obbligato di solidarietà nei confronti dei giovani, degli amanti della musica, della nostra città.

Al suo interno ricordiamo quindi tutti i Soci che hanno partecipato, a diverso titolo e responsabilità, alla vita dell’Associazione. Dai Presidenti ai componenti i diversi Consigli Direttivi e i collaboratori. Un pensiero particolare è andato anche a tutti gli amici musicisti che, per diffondere la conoscenza della nascita di Volterra Jazz, a titolo gratuito, offrirono la loro musica. Abbiamo fatto del nostro meglio nel raccogliere notizie e documenti riguardanti i primi anni di attività, quando la passione e la voglia di realizzare eventi ci fecero trascurare il valore di documentare il lavoro svolto. L’attività dell’Associazione non sarebbe stata comunque così lunga e di grande significato culturale, se non avessimo avuto l’aiuto, la collaborazione, la partecipazione, la condivisione del nostro progetto da parte di diversi soggetti, a partire dalle Istituzioni Pubbliche.

Progetto grafico di copertina
Marco Loretelli

Progetto grafico e impaginazione
Marco Loretelli

Progetto grafico delle rassegne dei FVJ
Massimo Gentili

Progetto grafico Logo VolterraJazz e Cepem
Massimo Gentili

Ricerca storica
Marco Loretelli, Aldo Martolini

Fotografia
Gian – Gruppo Fotografico Volterra,
Marco Loretelli, Jonni Guarguaglini.
(foto degli anni ‘50 recuperate da Aldo Martolini)

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